Qual è la differenza tra tassonomie e categorie in WordPress?
06/06/25
6 minuti

Qual è la differenza tra tassonomie e categorie in WordPress?

In WordPress si parla spesso di categorie, tag e tassonomie, ma molti utenti – anche esperti – si chiedono:
👉 “Le categorie sono tassonomie? E se sì, qual è la differenza?”

La confusione nasce perché nel linguaggio comune si usano questi termini come sinonimi, mentre in realtà “tassonomia” è un concetto più ampio e tecnico. Le categorie e i tag, infatti, sono due esempi di tassonomie predefinite in WordPress.

In questo articolo ti spiegherò in modo chiaro e pratico:

  • Che cos’è una tassonomia in WordPress
  • La differenza tra categorie, tag e tassonomie personalizzate
  • Quando e perché dovresti usare una tassonomia personalizzata
  • E come sfruttare al meglio la struttura dei contenuti per la SEO e l’usabilità

Che cosa sono le tassonomie in WordPress

Definizione di tassonomia

Nel contesto di WordPress, una tassonomia è un sistema usato per classificare e raggruppare i contenuti. In pratica, è un modo per organizzare i post (o altri tipi di contenuti) in gruppi logici.

Il termine deriva dalla biologia (come la classificazione delle specie), ma in WordPress serve a collegare i contenuti tra loro secondo un criterio comune.

👉 Esempio: se hai un blog di cucina, puoi usare una tassonomia per raggruppare le ricette per tipo di piatto (antipasti, primi, dolci), per ingrediente (carne, pesce, verdure) o per dieta (vegano, senza glutine, keto).

Perché esistono le tassonomie nei CMS

I CMS (Content Management System) come WordPress devono gestire grandi quantità di contenuti. Le tassonomie permettono di:

  • Migliorare la navigazione per gli utenti
  • Facilitare la ricerca di contenuti correlati
  • Offrire archivi tematici (es. tutte le ricette vegane)
  • Segmentare e filtrare in modo intelligente il contenuto

In WordPress, ogni tassonomia può contenere termini, ovvero le voci che effettivamente raggruppano i post. Ad esempio:

  • Nella tassonomia “category”, i termini possono essere “News”, “Tutorial”, “Eventi”
  • Nella tassonomia “post_tag”, i termini possono essere “SEO”, “PHP”, “Design”

In breve: le categorie e i tag sono solo due esempi di tassonomie predefinite. Ma puoi crearne quante ne vuoi, personalizzate secondo le esigenze del tuo progetto.

Le categorie e i tag sono tassonomie predefinite

La tassonomia “category”

In WordPress, le categorie appartengono alla tassonomia predefinita chiamata category. Ogni volta che pubblichi un articolo, puoi assegnarlo a una o più categorie per indicare l’argomento principale del contenuto.

Caratteristiche delle categorie:

  • Possono avere una gerarchia (categorie e sottocategorie)
  • Ogni post può appartenere a una o più categorie
  • Servono per organizzare a livello macro i contenuti del sito
  • Sono spesso usate nei menu, nei filtri, e nelle URL (es. /category/news/)

La tassonomia “post_tag”

I tag fanno parte della seconda tassonomia predefinita in WordPress: post_tag.

A differenza delle categorie, i tag:

  • Non hanno gerarchia
  • Possono essere molto più specifici (es. “HTML5”, “mobile-first”, “accessibilità”)
  • Sono usati per collegare contenuti affini ma non strettamente correlati
  • Servono più a descrivere che a classificare

📌 Esempio pratico: un articolo su “Come ottimizzare le immagini in WordPress” può stare nella categoria “Prestazioni” e avere tag come “compressione”, “WebP”, “plugin immagini”.

Differenze pratiche tra categorie e tag

CaratteristicaCategorieTag
Tipo di tassonomiacategorypost_tag
GerarchiaSì (categorie e sottocategorie)No
ScopoRaggruppare per tema generaleEtichettare con parole chiave
Uso nei templateMolto comune nei menu e URLMeno visibile, più “interno”
Numero consigliatoLimitato e ben strutturatoPiù libero e flessibile

Conclusione: categorie e tag sono entrambe tassonomie, ma con ruoli e funzioni diverse nella struttura del sito.

Tassonomie personalizzate: cosa sono e quando usarle

Esempi pratici di tassonomie personalizzate

Le tassonomie personalizzate sono tassonomie create manualmente (via codice o plugin) per classificare contenuti specifici in base a criteri personalizzati.

📌 Esempi concreti:

  • Un sito di cinema può usare una tassonomia “Genere” per i film: azione, horror, commedia…
  • Un sito di ricette può usare “Dieta” come tassonomia: vegana, keto, senza glutine…
  • Un e-commerce può avere la tassonomia “Brand” o “Materiale” per i prodotti

Queste tassonomie possono essere associate a qualsiasi tipo di contenuto, anche personalizzato (custom post types), come eventi, prodotti, progetti, corsi, ecc.

Quando conviene crearne una nuova

Usare categorie e tag per tutto non è sempre la soluzione migliore. Le tassonomie personalizzate ti servono quando:

  • Vuoi classificare un tipo di contenuto che non rientra logicamente in “categorie” o “tag”
  • Hai bisogno di filtri avanzati per la ricerca o la navigazione
  • Vuoi creare archivi personalizzati (es. un archivio “Regista” per un sito di film)
  • Vuoi migliorare la struttura semantica del sito per l’utente e per la SEO

📌 Se ti ritrovi a “forzare” le categorie per raggruppare contenuti diversi, probabilmente hai bisogno di una tassonomia custom.

Come si crea una tassonomia personalizzata (cenni tecnici)

Puoi creare una tassonomia personalizzata in due modi:

✅ 1. Via codice, con register_taxonomy():

function crea_tassonomia_registi() {
  register_taxonomy('regista', 'film', array(
    'label' => 'Regista',
    'hierarchical' => true,
    'rewrite' => array('slug' => 'regista'),
    'show_admin_column' => true,
    'show_ui' => true,
  ));
}
add_action('init', 'crea_tassonomia_registi');
  • regista è lo slug della tassonomia
  • film è il tipo di post a cui è associata (può essere anche post)

✅ 2. Via plugin, come:

  • Custom Post Type UI
  • Pods
  • Toolset Types

Questi strumenti ti permettono di creare e gestire tassonomie senza scrivere una riga di codice.

Tassonomie e SEO: cosa devi sapere

Struttura dei contenuti e indicizzazione

Le tassonomie — categorie, tag e quelle personalizzate — generano automaticamente archivi in WordPress. Ad esempio:

  • https://tuosito.it/category/news
  • https://tuosito.it/tag/php
  • https://tuosito.it/genere/azione (se hai creato una tassonomia “genere”)

📌 Ogni archivio è una pagina indicizzabile dai motori di ricerca. Se ben strutturato, può diventare una risorsa SEO importante, con un titolo, una descrizione e contenuti rilevanti (es. elenco di articoli sullo stesso argomento).

👉 Tuttavia, se abusati o lasciati vuoti, possono causare:

  • Contenuti duplicati
  • Archivi poco utili o poveri di contenuto
  • Problemi di crawl budget

Gestione degli archivi di tassonomia

Per evitare problemi SEO:

  • Disattiva l’indicizzazione degli archivi vuoti o inutili (es. tag usati solo una volta)
  • Personalizza i template di archivio con informazioni utili e descrizioni ottimizzate
  • Usa plugin come Yoast SEO o Rank Math per:
    • Decidere quali tassonomie far indicizzare
    • Aggiungere metadati personalizzati
    • Impostare redirect o canonical

📌 Tassonomie ben configurate aiutano sia i motori di ricerca sia gli utenti a navigare meglio il contenuto del tuo sito.

Best practice SEO per categorie e tag

  • Usa categorie per i macro-argomenti e tag per concetti più specifici
  • Evita di usare categorie e tag con lo stesso nome (creano confusione)
  • Non creare tag inutili: meglio pochi e ben utilizzati
  • Scrivi una descrizione unica per ogni categoria/tag, se vuoi indicizzarli
  • Controlla i permessi di indicizzazione: alcuni archivi è meglio lasciarli noindex

Conclusione e consigli finali

Se usi WordPress da un po’, probabilmente ti sei già imbattuto in categorie e tag. Ma ora sai che entrambi sono in realtà tassonomie predefinite. E, cosa ancora più interessante, puoi creare tassonomie personalizzate per organizzare meglio i tuoi contenuti, migliorare l’esperienza utente e rafforzare la SEO.

🔑 In sintesi:

  • Le tassonomie sono sistemi di classificazione
  • Categorie e tag sono tassonomie native di WordPress
  • Puoi crearne di nuove per adattarle al tuo progetto
  • Se ben gestite, le tassonomie migliorano la navigabilità, la struttura logica e la visibilità sui motori di ricerca

📌 Il consiglio finale?
Progetta le tassonomie in base ai contenuti e agli utenti, non solo per “fare ordine”. Se hai un sito che tratta più argomenti o tipi di contenuti, una buona struttura tassonomica fa davvero la differenza.


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