Perché NON dovresti creare un sito E-Commerce per la tua attività.

Giuliano Grippo

23 Aprile 2020

Probabilmente in questo periodo di quarantena causa Covid19, se fai parte di quella popolazione che ha dovuto chiudere la propria attività, ti sarà balzata nella mente l’idea di aprire un e-commerce.

 

Ultimamente vedo nella mia home di Facebook tantissimi annunci sponsorizzati che propongono servizi di creazione e-commerce a dei prezzi ridicoli.

 

Come se creare un negozio digitale fosse la cura ad ogni male.

 

Ti svelo un segreto, NON è così semplice come te lo fanno sembrare e molto probabilmente l’intento di queste persone che stanno creando questi annunci è solo quello di venderti dei servizi truffa.

 

Questo articolo è il frutto di una chiamata che ho avuto con un signore un paio di giorni fa e che mi ha permesso di fare delle riflessioni.

 

Purtroppo bisogna guardare in faccia la realtà, non tutti possono creare un e-commerce, o almeno possono ma senza avere dei risultati soddisfacenti.

 

Questo articolo non vuole dirti cosa devi o non devi fare, lungi da me dire alle persone quello che devono fare con il proprio denaro, ognuno è libero di spenderlo nella maniera che crede più consona.

 

Questo mio post vuole solo mettere in allerta chi è più sprovveduto e potrebbe finire per farsi abbindolare da qualche fantomatica web agency in cerca di denaro e basta, promettendo cose che sono oggettivamente irrealizzabili.

 

Fatta questa premessa possiamo iniziare.

 

 

Analisi di mercato

 

Un e-commerce si trova ad affrontare per la maggior parte delle cose, le stesse problematiche di un negozio vero e proprio.

 

Mi vedrai ripetere spesso questo concetto all’interno di questo articolo.

 

La prima cosa da capire prima di aprire un sito e-commerce è se il prodotto che si andrà a vendere effettivamente ha un mercato.

 

Non si può pensare di poter vendere un prodotto senza una “folla affamata” come avrebbe detto Gary Halbert.

 

Per riuscire a capire questo bisogna fare prima di tutto un’analisi di mercato tramite strumenti appositi, capire se questi prodotti vengono ricercati online e con che modalità vengono ricercati.

 

Per fare questo ci sono degli strumenti appositi a pagamento.

 

In alternativa gratuitamente puoi partire facendo una ricerca su Google per vedere se ci sono dei competitor che stanno facendo della pubblicità a pagamento per promuovere dei prodotti che sono simili ai tuoi.

 

Questo in genere è un buon segnale perché ti fa capire che effettivamente c’è del mercato.

 

Un altro strumento utile è Google Trend, anche questo strumento gratuito ti permette di capire se un determinato argomento viene cercato su Google, inoltre sempre grazie a Google Trend si può capire se un argomento è soggetto alla stagionalità.

 

Ad esempio è ragionevole pensare che i costumi da bagni si vendano di più nel periodo pre estivo ed estivo piuttosto che a dicembre.

 

In fine possiamo anche vedere su Facebook se esistono delle pagine o dei gruppi e che trattano già il nostro prodotto, ed utilizzare lo strumento Libreria Inserzioni per spiare le pubblicità della concorrenza.

 

Già così sarai in grado di farti un’idea iniziale.

 

 

Struttura

Quando si crea un e-commerce la cosa che i più sbagliata da fare è quella di immaginarlo come una cosa astratta.

 

Adesso ti spiego meglio.

 

Un sito e-commerce non è altro che la traslazione di un’attività fisica sul web, quindi per molti aspetti bisogna ragionare all’e-commerce come si farebbe per un negozio fisico.

 

Mi è capitato spesso di navigare su siti e-commerce che piuttosto di avere nella home i prodotti in bella vista, proprio come la vetrina di un negozio, avessero il classico “Chi siamo”, con il solito pippotto trito e ritrito “Azienda leader bla bla bla…”.

 

CAZZATA CLAMOROSA.

 

Immagina di entrare in una pizzeria affamato e invece di poter ordinare subito la pizza da portare via o prenotare un tavolo dovessi leggerti un banner di due metri per tre con la storia della pizzeria.

 

Ma chi se ne frega, io ho fame non voglio leggere niente, quello al massimo potrei farlo durante l’attesa per ammazzare il tempo.

 

Bisogna rendere il processo di acquisto rapido e semplice.

 

Meno distrazioni e meno click ci sono da effettuare prima dell’acquisto e meglio è.

 

Più il processo di acquisto risulterà complicato e minori saranno gli ordini che si riceveranno.

 

È essenziale quindi che il sito sia creato da un professionista che sa come rende l’esperienza di acquisto semplice e piacevole, non bisogna assolutamente affidarsi al caso.

 

Costi

Con un e-commerce non dovrai sostenere le stesse spese che potresti avere con un negozio tipo: luce, affitto, tasse comunali, ecc.

 

Ma è anche vero che se pur ridotte ci saranno altri tipi di spese da dover affrontare, ad esempio dovrai pagare un hosting, il dominio, qualcuno che faccia la manutenzione e te lo aggiorni, il packaging dei prodotti, gli imballaggi, il corriere, ecc.

 

Senza considerare i costi per la creazione del sito che possono variare in base alle componenti che vi verranno aggiunte al suo interno, i costi per le prestazioni di un SEO Copywriter che sia in grado di scrivere i testi adatti per posizionare il sito nelle prime pagine di Google.

 

Vanno inoltre considerati i costi di promozione.

 

Come ti dicevo prima di un e-commerce va immaginato come un negozio vero e proprio quindi andrà promosso per portare al suo interno dei clienti.

 

Bada bene se è stato fatto un ottimo lavoro a livello di SEO il sito molto probabilmente riceverà del traffico a livello organico – cioè gratuito – ma da solo potrebbe non bastare.

 

Per sapere quanto spendere in pubblicità prima di tutto bisogna calcolare le spese e i profitti che si hanno sulla vendita di ciascun prodotto.

 

Ad esempio, se al netto di tutte le spese il mio margine è di €20 su ogni vendita io posso essere disposto a spendere sino a €20 per acquisire un nuovo cliente.

 

Poi bisogna prendere questa cifra e moltiplicarla per il numero di clienti che si possono sostenere ogni mese.

 

7€(costo per acquisizione cliente) x 100 ordini = 700€ al mese.

 

Ovviamente l’obiettivo sarebbe quello di poter spendere il meno possibile e acquisire il maggior numero di nuovi clienti ma diciamo che è importante capire sino a quanto uno può spendere prima di andare in perdita.

 

A queste spese in fine vanno aggiunte quelle di un consulente che sia in grado di promuovere al meglio i tuoi prodotti online, con grafiche e testi pubblicitari accattivanti, che sia in grado di utilizzare le varie fonti di traffico e sfruttarle al massimo delle loro potenzialità.

 

Capito ciò si è pronti per aprire il proprio sito e-commerce!

 

Insomma queste spese potrebbero risultare meno di quell per ristrutturare un locale ma sono comunque un bel po’ non credi?

 

Conslusione

 

Se dopo tutte queste considerazioni e analisi hai capito che il tuo prodotto ha mercato corri immediatamente a contattare una persona che sia capace di fare tutto quello che ti ho elencato(Contattami premendo QUI, io posso aiutarti 😉) e crea subito il tuo sito e-commerce, mai come adesso potresti trarne un beneficio.

 

Altrimenti quello che mi sento di dirti è di non sprecare il tuo denaro inseguendo un qualcosa che non puoi affrontare e che con pochissime possibilità ti porterà a dei risultati tangibili.

 

Piuttosto prendi i tuoi soldi e investili per promuovere al meglio la tua attività nella tua zona(Anche qui posso aiutarti, Contattami Premendo QUI).

 

Ho creato anche una guida GRATIS che ti spiega come utilizzare Facebook per promuovere la tua attività locale, la trovi premendo sul banner qua sotto.

 

Spero di esserti stato utile e di averti dato un punto di vista sul quale riflettere.

 

Alla prossima.

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