2 Agosto 2018
A tutti sarà capitato di avere delle brutte esperienze con alcuni clienti.
Probabilmente se come me hai lavorato in qualche agenzia avrai sentito sicuramente quel detto stranissimo e privo di fondamenti che dice: Il Cliente Ha Sempre Ragione.
Quel fantastico detto che va anche in contrapposizione con un altro molto noto: La Ragione Si Dà A Gli Stupidi.
A me è capitato di sentirlo molto spesso e di dover stare pure zitto.
Situazione molto sgradevole ma che purtroppo se si è all’interno di certi contesti bisogna rispettare per far contento il proprio “capo”.
Oggi voglio raccontarti una situazione che mi capitò tempo fa e che mi ha dato modo di poter creare un “Codice” da utilizzare con i miei clienti per evitare spiacevoli situazioni e il reflusso gastro esofageo.
Si presentò un signore in ufficio che aveva bisogno di un logotipo per la sua nuova attività e successivamente alcuni elaborati come tabelle, biglietti da visita, ecc sempre con il medesimo.
Dopo averlo accolto e fatto accomodare iniziammo a parlare del progetto in modo da poter stilare una lista di tutte le problematiche che avrei dovuto affrontare.
Mi vennero date anche alcune referenze dal quale prendere spunto siccome questo cliente aveva alcune esigenze particolari.
Preso nota di tutto iniziai da subito a buttare giù alcune idee attenendomi a tutte le linee guida che meticolosamente mi ero appuntato.
Dopo aver creato le prime bozze preliminari e aver creato un breve PDF in cui andavo a spiegare le motivazioni che mi avevano spinto a optare per determinate scelte inviai tutto al cliente.
In breve tempo ricevetti una mail in cui il cliente mi allegava le modifiche che secondo lui andavano apportate.
Mi venne chiesto di modificare il logo utilizzando un carattere Calligrafico.
Niente di impossibile starai pensando.
Se non fosse che questa modifica cozzasse in modo davvero evidente col marchio che avevo progettato e che insieme componeva il logotipo.
Cercai di spiegare le motivazioni per il quale questo carattere secondo me non fosse adatto, ma ovviamente furono solo energie sprecate.
Da li in avanti si susseguirono una serie infinita di modifiche non preventivate.
Io credo che il cliente debba dover dire la sua e decidere (nel limite del buon gusto) tutte le modifiche che più lo aggradano, alla fine è lui che sta pagando quindi è giusto che riceva un lavoro che lo soddisfi a pieno.
Purtroppo in quella circostanza venne fatto un abuso nei mie confronti.
Ogni proposta, da quel momento in poi venne modificata dal cliente, un numero inquantificabile di volte.
Sino a quando, arrivati alla milionesima modifica, in accordo con lu fu deciso di mandargli i file modificabili in modo che potesse revisionarli a suoi piacimento.
Fine.
Onestamente non credo che esistano clienti “cattivi”, ma piuttosto clienti “sbagliati”.
Credo che questo cliente volesse un “artigiano” e non un designer, qualcuno in grado di riprodurre la sua visione per lui.
Ho imparato molto da questa situazione e spero che da questa mia esperienza ti possa aiutare a evitare questo tipo di situazioni sgradevoli.
Te come ti comporti con i tuoi clienti?
Dimmelo nei commenti